MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE CAMPANIA 3 2019

MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE CAMPANIA 3 2019

MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE CAMPANIA 3 2019 CON ARTICOLO 63 DELLA LEGGE REGIONALE CAMPANIA 18 2022 E LE CONSEGUENZE

 

Video Regione Campania lingua italiana:

https://www.youtube.com/watch?v=fucMQ9IHq9I&t=6s

Testo di accompagnamento in lingua italiana

 

Video Region Campania in English language

https://www.youtube.com/watch?v=oTy_lSq8sds

Accompanying text Video English

 

Video Region Kampania in italienischer Sprache mit deutschen Untertiteln

https://www.youtube.com/watch?v=FXO-jxPgm-s&t=32s

Begleittext deutsch Video Youtube

 

Cari Clienti, cari Sostenitori ed Amanti degli Animali,

questo messaggio è per informarvi di una modifica della Legge Regionale che è passato il 29 Dicembre 2022. Se qualcuno trova un cane in strada e vuole adottarlo può fare questo in futuro solo tramite il Servizio Veterinario di competenza del Comune del ritrovamento. Deve essere ricoverato nel canile sanitario per essere identificato con un microchip a nome del Sindaco del Comune, devono essere fatte le prime terapie e deve essere anche sterilizzato. Dopo di che può essere affidato dopo 30 giorni di sosta a chi l’ha trovato o altre persone che ne fanno richiesta. Il nostro progetto “ADOZIONE STRADA” PER I CANI TROVATELLI (identificazione con un microchip ed iscrizione in Banca Dati Regionale e la sterilizzazione, tutto offerta gratuitamente) è cancellato!

Se qualcuno ha a casa un cane non ancora identificato con un microchip, non può farlo in futuro dal proprio veterinario di fiducia, deve sempre recarsi dal Servizio Veterinario di competenza, dove deve pagare una multa di Euro 300,00 per la mancata applicazione della Legge del 1991!

Il vostro veterinario di fiducia in futuro può solo identificare (entro 2 mesi dopo la nascita) i cuccioli della vostra cagna prima dell’affidamento a persone, ma solo se questa mamma è già identificata con un microchip ed inserita in Banca Dati Regionale.

CONSIGLIO CORRERE AL VETERINARIO DI FIDUCIA OPPURE DAL SERVIZIO VETERINARIO PER METTERE A POSTO IL VOSTRO CANE PRIMA CHE QUESTA LEGGE VIENE APPLICATA (COME HO SENTITO: SARA’ FRA POCO!).

La sottoscritta, lavorando per estinguere il problema randagismo da oltre 40 sul territorio italiano, soprattutto in Regione Campania, ha sentito di questa novità qualche settimana fa e da quando si oppone contro questi cambiamenti. L’identificazione e la registrazione di tutti i cani (e gatti) e il controllo delle nascite sono i pilastri più importante per ridurre questo fenomeno e non solo: garantisce il raggiungimento con il proprio cane in caso di smarrimento e aumenta il benessere di ogni singolo animale. Questi servizi devono essere facilmente raggiungibili (distanza) ed accessibili economicamente. Ogni identificazione/registrazione ed ogni sterilizzazione conta sul territorio per frenare l’abbondono, soprattutto dei cuccioli non desiderati.

Qualcuno magari pensa anche alla spesa sanitaria e le spese dei Comuni, cioè del contribuente, che sicuramente aumenteranno in un momento che non ci sono dei soldi in sufficienza per aiutare le persone, specialmente gli anziani e i bambini?

 

Qualche giorno fa ho avuto una lunga telefonata con una collega della Regione Campania, in merito alla modifica della Legge Regionale 3 2019  con l’°Articolo 63 della LR 18 del 29-12-2022 pubblicato in Gennaio 2023, non ancora attivata.

Il succo di questa telefonata:

–        La Regione è scoraggiata, ed è anche stata rimproverata dal Ministero alla Salute, dal rapporto tra cani vaganti catturati sul territorio e cani restituiti al proprietario: un’alta percentuale dei cani catturati è priva dell’identificazione

con  microchip e la registrazione in Banca Dati Regionale (BDR).

–        con la legge sopra indicata il legislatore regionale ha pensato aumentare questo quoziente con le seguenti misure:

  1. a) bloccare l’inserimento da parte dei liberi professionisti dei cani senza “certa provenienza”, cioè questa categoria professionale può solo identificare con microchip e registrare in BDR i cuccioli di cagne già identificati e registrati in BDR, cioè

cuccioli di allevatori

  1. b) Se si presenta un padrone di un cane da un libero professionista per iscrivere il proprio cane che lo possiede da diverso tempo ed ha semplicemente “dimenticato” o non ha saputo ancora fino a questo momento per la mancanza di

informazione massiccio sul territorio regionale dell’obbligo dell’iscrizione alla BDR, può solo applicare il microchip, ma durante l’iscrizione in BDR il sistema si blocca al momento che non si sa il microchip della mamma. Questo padrone

deve recarsi al Servizio Veterinario di competenza del suo comune per iscrivere il proprio cane e, invece di avere un incentivo (!) viene multato di Euro 300,00 per non avere rispettato la legge in vigore in passato.

I MIEI PENSIERI PERSONALE:

Il libero professionista curante del cane avviserà il cliente PRIMA di inserire il microchip e il proprietario che fa:

–        Va dal servizio veterinario a pagare volontieri la multa per mettere a posto il suo cane?

–        Oppure continua a tenere il cane come ha fatto per eventuali tanti anni, perché non ci sono stati i controlli e nessuno l’ha avvisato degli obblighi della Legge?

–        O peggio ancora l’ho abbandona immediatamente per non avere rogne con le autorità?

  1. c) I cani randagi devono essere catturati dal l’accalappiacani dietro richiesta dei Vigili Urbani dal Servizio Veterinario per essere ricoverati nel Canile Sanitario competente per il territorio. I cani adulti devono essere ricoverati fin quando hanno fatto tutti i primi trattamenti e la sterilizzazione per essere dati in adozione. I cuccioli possono essere richiesti già prima per l’affidamento temporaneo dai futuri padroni oppure dagli animalisti che in futuro si dedicano all’affidamento che può avvenire non prima di 30 giorni dopo il ritrovamento. In ogni caso il nuovo padrone deve sottoscrivere un contratto per obbligarsi a riportare il cane in età di maturità sessuale per la sterilizzazione gratuita, oppure portare un certificato rilasciato da un libero professionista attestante l’avvenuta sterilizzazione

I MIEI PENSIERI PERSONALI:

circa la permanenza in strutture pubblico o convenzionate di cani catturati:

–        Ho visitato negli ultimi 40 anni tantissimi canili sanitari, canili comunali, canili convenzionati con Comuni e soprattutto canili di animalisti e non solo in Regione Campania. Ne ho tratto il convincimento che Il benessere “psico-fisico” in molti casi in questi posti non risponde a uno standard richiesto dalle leggi nazionali italiane e soprattutto non a quelle internazionali. Per non parlare dello standard igienico-sanitario di certi presidi ospedalieri veterinari pubblici in Regione Campania ed altri Regioni che ho visitato. Animali ricoverati in questi posti con grande probabilità escono con malattie infettive che hanno contratto in queste strutture di “prima accoglienza”!

Circa il controllo delle nascite:

–        Vedendo i dati sul livello internazionale, soprattutto negli Stati Uniti, si riscontra una mancata risposta all’appello di riportare cuccioli affidati dopo raggiunta l’età di maturità per la sterilizzazione (gratuita). In media è solo una percentuale del 30 % che usufruisce di questo servizio pubblico oppure offerto degli animalisti, i restanti proprietari non fanno neanche sterilizzare il loro animale dal veterinario di fiducia.  Per questo motivo la sottoscritta ha sempre insegnato le tecniche di sterilizzazione dei cuccioli prima dell’affidamento nei vari corsi indirizzati ai medici veterinari pubblici e privati nel territorio della Regione Campania e non. Ci sono tanti lavori scientifici americani e fino ad oggi pochi europei, ma nessuno ha riscontrato effetti negativi per lo sviluppo fisico e neanche per il comportamento.

Circa la socializzazione dei cuccioli:

–        Ormai oggi sanno tutti: cuccioli devono essere socializzati nelle prime settimane di vita, perché se hanno raggiunto l’età di 3 mesi i disturbi comportamentali quasi mai possono essere corretti. C’è da evitare a tutti i costi il ricovero in struttura di accoglienza per non creare cani che nessuno poi potrà adottare e che rimarranno per tutta la vita in canili a spese del pubblico erario.

Mi rendo conto che negli ultimi decenni c’è stata una mancanza di collaborazione di molti colleghi veterinari liberi professionisti sul territorio per l’applicazione delle Leggi in questione. Ma c’è stato anche un grande numero di colleghi che hanno fatto il proprio lavoro con scrupolo e diligenza, hanno informato e convinto i propri clienti correttamente. Molti hanno anche “sostituito” il Servizio Veterinario del territorio perché nonostante le strutture pubbliche esistenti con del personale a disposizione spesso non è riuscito a rispondere alla grande richiesta da parte degli utenti. Così non solo il Servizio Sanitario Pubblico ha risparmiato grandi somme di denaro, ma anche i Comuni che per legge devono accollarsi la spesa per il ricovero dei cani catturati per tutta la permanenza fino alla morte.

Queste risorse preziose con la modifica della legge vengono comunque eliminate.

–        Basta vedere il quoziente tra microchip inseriti in Banca Dati Regionale dai liberi professionisti e il Servizio Pubblico:

dal 1° Gennaio 2022 al 30 Giugno 2022 i veterinari pubblici hanno identificato con un microchip e inserito in Banca dati n. 5.775 microchip. I liberi professionisti nello stesso periodo hanno raggiunto il numero di 9.953 microchip.

Nell’anno 2023, nello stesso periodo, n.  4.132 microchip da parte delle AASSLL e n. 8.039 microchip da parte dei liberi professionisti.

 

–        Basta anche vedere il numero dei cani ricoverati in canili pubblici oppure convenzionati in Regione Campania:

in 2014 c’erano quasi 60.000, in 2023 ci sono (solo) circa 16.000.

 

Dati, soprattutto questi dati, non vengono considerati? La sostenibilità e il rapporto costi/benefici sono stati calcolati?

 

Comunque chi vuole dire il suo ai vertici della Regione Campania, ecco:

Dott. Paolo Sarnelli, Direttore del Servizio Veterinario, Regione Campania: p.sarnelli@regione.campania.it

Dott. Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania: capogabinetto@regione.campania.it

Procuratore Regionale Campania Corte dei Conti, Pres. Antonio Giuseppone: procura.regionale.campania@corteconti.it

E ancora: E’ comunque da aspettare che questa modifica verrà applicata in breve tempo. Se il vostro cane non è ancora identificato con un microchip e registrato in Banca Dati Regionale, correte dal vostro veterinario oppure dal Servizio Veterinario che mette a posto il cane senza pagare una multa. Una volta è applicata la modifica, la multa sarà certa!

 Dorothea Friz, DVM