EMILIO È ANDATO OLTRE L’ARCOBALENO…

EMILIO È ANDATO OLTRE L’ARCOBALENO…

Esattamente 23 anni fa, nel gennaio del 2002, lo trovai appena nato in mezzo alla strada che porta al nostro centro. Era coperto di letame e aveva una grave polmonite con febbre alta.
Lo abbiamo asciugato, curato e allattato con il biberon.
Saltava felice come un cane negli spazi aperti attorno ai recinti dei cani, amava essere accarezzato e spazzolato, è diventato un magnifico toro.
Quando è riuscito a varcare con successo i cancelli chiusi e ha cercato di seguirmi a casa mia sul tetto della clinica, abbiamo dovuto costruire un recinto sicuro dove viveva con i suoi 3 compagni.
Dopo il ritrovamento ho chiamato subito IL Servizio Veterinario perché il neonato di 80 kg aveva ancora il cordone ombelicale ma nessuna marca auricolare. Mi hanno chiesto del sesso. Alla mia risposta “maschio” è arrivata la laconica osservazione: “Puoi tenerlo…!”
Fu allora che mi imbattei in tutta la storia: i contadini non vedevano un mercato per la carne di bufalo, non si adattava al gusto degli italiani, che amano la carne tenera, morbida e bianca. Gli allevatori uccidevano i neonati subito dopo la nascita o semplicemente li abbandonavano. Vi risparmio i metodi crudeli di uccisione che i carabinieri mi hanno illustrato.
Sono andata a cercare i sopravvissuti con un veterinario ufficiale, per giorni abbiamo guidato lungo le strade e lungo i canali di scolo tra i campi, abbiamo trovato molti animali morti, che sono stati poi smaltiti adeguatamente, ma anche 15 che erano ancora vivi, solo 3 sopravvissero, i compagni di Emilio…….
Da allora ho smesso di consumare latte e latticini.
Dopo numerosi incontri con gli allevatori di bufali, la loro associazione, con il governo della Campania, con l’Università di Veterinaria di Napoli, con gli uffici veterinari e con tutti coloro che hanno a che fare con la questione, è emerso che l’UE avrebbe vietato il trasporto di animali appena nati verso il macello per macellarli adeguatamente per utilizzarli per esempio come cibo per i carnivori, disperata, ho scritto alla Commissione Europea, che è prontamente intervenuta.
Oggi i vitelli maschi di bufalo vengono allevati per il consumo di carne umana, il tasso di natalità registrato di maschi e femmine è quasi lo stesso, il che è naturale e normale. Oggi ci sono ristoranti che servono solo prodotti a base di bufala, comprese bistecche e hamburger.
23 anni fa si registrava solo il 5% circa delle nascite maschili………
Se Emilio, dopo essere stato colpito alla testa, non si fosse trascinato fuori dal pozzo nero in strada poco prima che io passassi, probabilmente ancora oggi i vitelli maschi verrebbero “smaltiti” brutalmente.
Grazie a Emilio, oggi è finita. Grazie mille Emilio! Spero che tu sia nel paradiso dei bufali e ti goda la doccia quotidiana e il bagno estivo nello stagno.
P.S. Ieri è morto Agostino, l’ultimo dei nostri quattro bufali, seguiva i suoi compagni…